sabato 23 novembre 2013

Firenze Invisibile

Firenze Invisibile è una fotomaratona, promossa dal collettivo di Architettura ARK di Firenze, a cui ho partecipato settimana scorsa. E' stato molto carino! L'idea base di una fotomaratona è di dare dei temi che vanno svolti sotto forma di fotografie nell'arco di una giornata. In questo caso le foto andavano scattate in progressione temporale e solo a Firenze e si avevano a disposizione 10 ore per 10 temi e, nel caso dell'analogico, due pellicole da 24 pose. Sono stati ripresi 10 brani dalle Città Invisibili di Calvino e per ognuno di questi estratti doveva essere fatta una foto, applicando ciò che Calvino scrive su città dai nomi fantasiosi alla più concreta Firenze. E' stato molto divertente e anche impegnativo e anche se non sono soddisfatta di tutti gli scatti e di tutte le idee avute sono comunque contenta di essermi messa alla prova! Inoltre il concorso era davvero strutturato bene: una guida graficamente carina e completa di tutte le informazioni necessarie e temi che davano una certa libertà di interpretazione personale, cosa che ho apprezzato molto.
Alzarsi dal letto proprio quella mattina non è stato facile, però sono contenta di averlo fatto. 

PRIMA CITAZIONE e PRIMA FOTO

La città e la memoria

" Non di questo è fatta la città, ma di relazioni tra le misure del suo spazio e gli avvenimenti del suo passato... ...Di quest'onda che rifluisce dai ricordi la città si imbeve come una spugna e si dilata. Una descrizione di Zaira quale è oggi dovrebbe contenere tutto il passato di Zaira. Ma la città non dice il suo passato, lo contiene come le linee d'una mano, scritto negli spigoli delle vie, nelle griglie delle finestre, negli scorrimano delle scale, nelle antenne dei parafulmini, nelle aste delle bandiere, ogni segmento rigato a sua volta di graffi, seghettature, intagli, svirgole."

Mi piace questo scatto. Non so quanto sia a tema dato che non ho la più pallida idea di quando siano stati messi questi lampioni. Però proprio mi piace - ho una certa fissa per lampioni e simili - quindi alla fine ho scelto lei. Non era l'unica candidata per questo tema: tra le varie ne avevo fatta una a un uomo travestito da Dante, simbolo di come il passato si intrecci ancora al presente, e una a Ponte Vecchio, sfocato e in lontananza, con in primo piano una bella pianta rampicante rossa. Ma nessuna di queste foto mi ha dato emozioni una volta viste, dopo lo sviluppo. E' stato buffo, dato che davo per scontato che avrei scelto una di quelle due e non questa!

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