domenica 31 marzo 2013

Bici lucenti

A proposito di biciclette segnalo questa bella opportunità: luce anteriore e posteriore più campanello a 4 euro. Che sia perché non ne avete (male!) o perché un paio di riserva fanno sempre comodo questa è la soluzione ideale: costano poco, le luci sono staccabili e quindi antifurto e sono così piccole da poter essere messe in tasca. Sono anche carine! Nell'immagine i vari punti vendita.


L'iniziativa fa parte della campagna sicurezza BICI LUCENTI presentata n Palazzo Vecchio, alla presenza del Consigliere per la bici Gallo, Le associazioni Città Ciclabile, Gabriele Borgogni e Lorenzo Guarnieri, che hanno attuato la campagna insieme alle Sezioni Soci della Coop di Firenze, alla Cooperativa Ulisse e a 18 “biciclettai” con il patrocinio del Comune di Firenze. Lo scopo è la sensibilizzazione all’uso di luci e campanelli per le bici.


Pasqua in fiore




Oggi è Pasqua. Le previsioni meteo fanno abbastanza schifo (ora in realtà un po' di sole lo intravedo fuori dalla finestra con la serranda rotta). Quindi decido di uscire senza reflex, tanto ho caricato un 100 iso e lo sfrutterei male. Inoltre siamo a primavera, sono sbocciati fiori ovunque. E io amo i fiori ed amo fotografarli. Ma con la reflex ci vuole un macro, e non lo ho. Quindi mi porto la digitale, una compatta senza troppe pretese, che però in funzione macro mi regala qualche piacevole sorpresa. Ecco le più belle, nella mia Pasqua in fiore. E in cioccolato ovviamente.




L'amore per i fiori è qualcosa che conosco da sempre. Non importa quante volte abbia visto sbocciare le margherite nei prati vicino casa, non importa quante volte abbia visto gli alberi riempirsi di piccoli e delicati fiori rosei e bianchi, ancora mi sorprendo della loro bellezza e mi ritrovo ad ammirarli aspettando la luce giusta per una foto che cerca di immortalare quella sensazione di benessere che mi regalano. Potessi vorrei una casa con giardino, per piantarci fiori e alberi e per mettere un'amaca su cui rilassarmi a leggere libri o a sonnecchiare durante l'estate.

 
I fiori di questo post sono in un giardino dove ho passato veramente tanto tempo: quello sotto casa dei miei nonni.
 
Non so quanto venga curato  ma è davvero molto piacevole passeggiarci e nonostante sia circondato da tristi palazzoni se ne riesce ad apprezzare bellezza e pace che vi regnano. Almeno nel post pranzo.

sabato 30 marzo 2013

Girovagando su due ruote

Firenze è una città piccola. La si percorre agevolmente a piedi, il centro storico poi! Per anni mi sono servita dei mezzi pubblici per muovermi all'interno della città. Non che andassi da chissà quante parti. Insomma, al liceo le mie uscite erano casa-scuola e quando uscivo andavo in centro. E il mio liceo si trova dietro il Duomo. Mai preso il motorino. Troppa paura, sono una fifona. E comunque meglio, ora la benza costa troppo. Poi ho compiuto 18 anni e ho preso la patente. Non è cambiato nulla. Non sono nemmeno più neopatentata, ma ho preso veramente poco la macchina. Non mi piace guidare, complice il traffico non indifferente di Firenze. Quindi ho scroccato passaggi per anni. Da un po' di tempo a questa parte però sentivo la necessità di un mezzo mio, che mi permettesse di fare il cavolo di orario che volessi fare, senza rinunciare alla comodità di non dover percorrere chilometri a piedi a notte fonda. Ed ecco la soluzione: la bicicletta. In poco più di due mesi che la uso me ne hanno già rubato una, in pieno giorno, in zona universitaria. Una gioia immensa. Ma sono testarda. Mi ci trovo bene. Dimezzo i tempi rispetto ad andare a piedi e uguaglio o diminuisco quelli dei mezzi pubblici. Certo, ci fosse un piano di piste ciclabili serio e sensato sarebbe molto meglio, si rischierebbe molto meno (e si ridurrebbero ulteriormente i tempi). Anche perché in bici si è proprio tanto vulnerabili. Però armati di occhi e orecchie vigili, di luci e campanello e scendendo agli incroci più ostici è tutto sommato fattibile. Inoltre Firenze è abbastanza in piano, quindi anche la fatica è relativa. Quindi mi sono armata di diversi lucchetti, catene e antifurti vari sperando anche nella buona sorte. Ed ecco la mia bici, una Riviera blu. Non è bellissima???
Comunque un altro tema importante legato a come muoversi all'interno della città è legato all'inquinamento. Ovviamente muovendomi in bici mi becco tutto il simpaticissimo smog di automobili e motorini. Ora, in certi casi essi sono indispensabili, lo capisco bene. Ma laddove non lo sono perché continuare a usarli? Esiste un discreto servizio pubblico (oddio, pubblico ormai no, hanno privatizzato l'Ataf) ed esiste quest'altra possibilità, che permette di muovere un po' il culo (cosa che non fa assolutamente male, anzi!) anche a chi, come me, lo sport non è che non ce l'ha nel sangue, proprio non sa cosa sia! Inoltre permette di godersi la propria città, di viverla senza stare chiusi in un ambiente personale. Senza considerare che una riduzione dell'inquinamento fa bene non solo al pianeta ma fa bene a noi in primis. Suvvia, prendetela anche voi una bici!! Ed ecco un paio di accorgimenti dati dalla -poca- esperienza:

*  non basta legare la bici. bisogna legarla bene. Evitate dunque le rastrelliere che permettono di legare solo la ruota. Ritroverete solo quella. Ciao ciao al telaio. Se potete legate sia il telaio che le due ruote (quella anteriore normalmente si smonta più facilmente, quindi date a lei la priorità). Se proprio non potete legare tutto legate almeno il telaio. Il resto è noia.

*  luci. non volete essere asfaltati vero? bene. allora via alle luci. C'è la dinamo? bene. Controllate però quanto è potente il fascio. Meglio essere prudenti. Non è che siccome voi vedete le auto gli automobilisti vedono voi . Non ci credete? Pensate che cantare a squarciagola nella notte vi preserverà? Fatevi un giro a piedi di notte e osservate se riuscite a vedere in zone buie i pedoni o i ciclisti senza luci. Traete le vostre conclusioni. Consiglio: se le luci sono montate sulla bici potrebbe esserci qualche simpaticone che passando se le porta via. Siate furbi: tenetene un paio di riserva nello zaino/borsa/marsupio/tasca o dove vi pare. Ormai quelle asportabili hanno dimensioni ridottissime e fasci di luce potenti e regolabili. E portatevi le pile-se vanno a pile-di ricambio: non volete rimanere al buio!
- non viaggiate con le cuffie
- non viaggiate accoppiati a un compagno di viaggio per chiacchierare : distogliereste parte della vostra attenzione dal resto. Parlerete dopo.
BUONA PEDALATA!
-

venerdì 29 marzo 2013

Il lato positivo

L'altro giorno avevo voglia di andare al cinema.
E' infatti molto difficile che io veda film a casa, in parte perché non ho la televisione in camera (sorpresi, eh!) e non amo vederli seduta alla scrivania. Per me il film a casa è da vedere su una bella tv stravaccata su un comodo divano. E dato che in camera mi manca anche il divano, amen, quando ho voglia di film penso al cinema. Ci sarebbe il salotto, ma quello è il regno di mia mamma. Non che sia scritto da qualche parte, ma è così da anni. E poi per come sono sistemati i mobili stare sul divano stravaccati a vedere un film è pressoché impossibile. Senza considerare il senso di soffocamento che mi viene appena mi ci metto, perché è posto sotto un letto a soppalco. Della serie "mai contenta".
Comunque.
Amo il cinema.
A volte solo per andarci vedo delle stronzate micidiali.
Mi piacciono i cinema piccoli, sale quasi vuote. Questo ovviamente presuppone non andare i primi giorni in cui un film esce. E magari vedere film un po' più di nicchia. Ma quando la voglia di cinema è troppo forte vado comunque, anche se ci sono dei limiti (non mi vedrete MAI a vedere un cinepanettone. Se mi ci vedrete aiuto, sarò impazzita. O sarà successo qualcosa di molto grave).
Comunque.
Scorro i film disponibili su My Movies e ne trovo qualcuno che potrebbe essere decente, nulla di più.
Scelgo "Il lato positivo".
E scopro che non è decente. E' veramente bello. Quando definisco un film con il banale aggettivo "bello" voglio dire che mi ha emozionata, e questo film lo ha fatto davvero. L'amore, la follia. Ovvero quelle emozioni che rendono la vita degna di essere vissuta. Che poi cosa è la vita se non amore e cosa è l'amore se non follia?
E poi è risaputo.
Siamo un po' tutti pazzi, a modo nostro.
Solo che alcuni lo vedono come un pregio, altri non ne riescono a capire la bellezza.

giovedì 28 marzo 2013

Stibbert

Per la serie perle e giardini di Firenze ecco a voi lo Stibbert!
Proprio dietro la sede di Ingegneria dell'Unifi (Santa Marta) questo giardino è uno dei miei preferiti (ne ho diversi in effetti..). Lascerò parlare le foto, questa volta ne metto anche qualcuna digitale di una vecchia passeggiata in autunno.














 











mercoledì 27 marzo 2013

Giardino delle rose

Il giardino delle rose è un giardino di Firenze da cui si può accedere da Piazzale Michelangelo o dalla zona di San Frediano. E' uno dei pochi parchi gratuiti per residenti e non ed è molto bello. L'ho scoperto l'anno scorso e non sono riuscita ad andarci prima di questo mese. Sfruttando una bella giornata di sole mi sono incamminata. Da casa mia è una bella passeggiata, costeggio l'Arno dalle Cascine a Ponte Vecchio per poi andare verso San Frediano e salire. Ovviamente ora le rose sono potate, ma il giardino non perde il suo fascino, sicuramente ineguagliabile nel mese di maggio, in cui dovrò tornarci. La vista di Firenze dall'alto è splendida e non ha nulla da invidiare al Piazzale stesso. Inoltre nel giardino sono presenti svariate opere di Folon che insieme alla parte giapponese del giardino contribuiscono a rendere questo posto unico. Inoltre pare che sia poco frequentato (o sono stata fortunata io?) cosa che ovviamente me lo fa piacere ancora di più!


Una delle opere di Folon

***

Puoi viaggiare anche senza andare lontano. la tua valigia sarà la tua mente, le tue mete incognite da scoprire giorno per giorno. essere viaggiatori non è essere turisti, tutto ciò di cui hai bisogno è curiosità. essere viaggiatori è un modo di essere.





Visione della parte del giardino dedicata al Giappone







 Di questa foto in particolare sono molto soddisfatta, perché il fuoco è esattamente come lo avevo pensato!!

martedì 26 marzo 2013

Tra le balle di fieno un raggio di sole

Finalmente, dopo settimane che volevo andare a giro per la campagna toscana, ce l'ho fatta! Insieme a un'amica e alle macchine fotografiche abbiamo preso il treno per S. Piero a Sieve. A parte lo smattare per capire l'inizio del percorso e il renderci infine conto di non aver raggiunto la meta è stata una giornata bellissima. In queste occasioni non è tanto l'arrivare in un luogo ma il viaggio in sè. E comunque abbiamo trovato le rotoballe!!! E visto un sacco di caprioli, cosa che non mi era mai capitata. Purtroppo niente foto nè delle rotoballe nè dei caprioli. I secondi erano troppo lontani per riprenderli senza uno zoom e per le prime...l'ho scialata!! Ecco però un po' di paesaggistica, che tra l'altro pensavo non avrei pubblicato prima di qualche mese. E invece per un errore dello studio fotografico ho le stampe e non devo aspettare di comprare lo scanner per negativi per pubblicarle!
P.S. La prossima volta mi ricorderò che uscire per la campagna dopo giorni e giorni di pioggia corrisponde a vagare nella mota e ritrovarsi gli scarponi pesanti circa 2 kg in più del previsto...